da: il venerdì di repubblica
Il cibo è sacro e il presepe celebra i suoi sacerdoti. Sul presepe splende la stella Michelin. E il format gastronomico conquista la scena della Natività.
di Marino Niola
Sul presepe splende la stella Michelin. E il format gastronomico conquista la scena della Natività. Spodestando politici, attrici e calciatori. Quest’anno la fantasia inesauribile dell’artigiano Marco Ferrigno ha trasformato in pastori le star del polo food. Ci sono proprio tutti. Da Alfonso Iaccarino a Gualtiero Marchesi, da Gianfranco Vissani a Massimo Bottura a Mauro Uliassi, da Heinz Beck a Carlo Cracco, da Ernesto Iaccarino a Nadia Santini, da Antonio Cannavacciuolo a Nino Di Costanzo, da Ciccio Sultano ad Alfonso Caputo. E non mancano critici famosi come Enzo Vizzari, direttore della Guida dell’Espresso e Stefano Bonilli, mente del blog.paperogiallo.net. L’idea di santificare gli dèi della cucina italiana accostandoli alla grotta di Betlemme è stata lanciata dall’imprenditore Maurizio Cortese, durante la presentazione del portale gourmet corteseway.it. Da un po’ di anni il presepe napoletano ci stupisce con new entry che qualche volta fanno arricciare il naso ai puristi della tradizione.