La mia formazione culturale e professionale è la naturale conseguenza della mia infanzia, i miei viaggi, ma soprattutto la grande amicizia che mi lega allo chef Alfonso Iaccarino.
A lui devo la mia passione per la buona tavola, la curiosità di scoprire luoghi, profumi e sapori, il desiderio continuo di vivere esperienze sensoriali ed edonistiche che nutrono lo spirito attraverso una cucina che coniuga stile e evoluzione. Amo errare per cucine stellate, ma anche trattorie che preservano le radici e le ricette della memoria.
Esperienze che racconto periodicamente su riviste di settore come Dissapore, Lucianopignataro wineblog, il prestigioso magazine svedese Fool, il papero giallo di Stefano Bonilli, inventore delle guide del Gambero Rosso e del canale tematico su Sky, con il quale nel 2011 fondai il progetto editoriale gazzetta gastronomica.
Sempre col fine di diffondere la cultura gastronomica ho organizzato eventi di interesse internazionale.
L’esordio dieci anni fa nella mia casa di campagna, per tanti uno spartiacque nel mondo della pizza, avendo riunito pizzaioli del calibro di Enzo Coccia, Gino Sorbillo e un allora sconosciuto Franco Pepe con chef stellati come Alfonso Iaccarino e Francesco Sposito, nonché critici gastronomici, tra i quali Luigi Cremona e Stefano Bonilli. Proprio con Bonilli avrei dato vita a tre kermesse determinanti sul panorama food: una “due giorni” alla scoperta delle eccellenze dell’alto casertano insieme al compianto e grande amico Luciano Di Meo, ‘A pasta a Gragnano e ‘A pizza a Vico Equense, con la benedizione del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini.
Con l’amico Luciano Pignataro, invece, abbiamo messo in piedi un importante convegno sulla cottura della pizza napoletana e, per il Consorzio della Pasta di Gragnano, oltre alla tradizionale festa della pasta tre edizioni di Pasta in Spiaggia.