da: l’espresso food&wine
Non solo tv. L’ultimo luogo conquistato dai cuochi è il presepe napoletano. Da sempre aperto a personaggi simbolo della società (da Di Pietro a Obama, da Maradona a Totò), oggi accoglie tra pastori e re magi, anche i protagonisti della gastronomia internazionale, che si trasformano in statuine di terracotta del maestro Marco Ferrigno. Il “Presepe degli chef” è stato scoperto nell’antico cortile dell’hotel Bellini nel cuore storico di Napoli, in occasione del lancio del portale di luxury travel in Campania corteseway.it. Lo speciale presepe, nasce da un’idea dell’imprenditore Maurizio Cortese, food writer per passione, e vede tra i cuochi, in primis Alfonso Iaccarino, padre della cucina d’autore campana, che ha tagliato il nastro dell’opera, poi il figlio Ernesto, del Don Alfonso 1890. Ancora, ecco nella piazza del mercato (“Il presepe napoletano è ambientato della Napoli del Settecento”, spiega Ferrigno) Antonino Cannavacciuolo, Ciccio Sultano, Enrico Crippa, Andrea Berton, Massimo Bottura, Carlo Cracco e tanti altri. E non mancano i critici gastronomici.
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