Girare per le strade di Berlino lascia capire quanto sia difficile districarsi nel panorama gastronomico della capitale tedesca.
Una moltitudine di ristoranti, di ogni etnia, figlia soprattutto dei flussi migratori, che si sono ben radicati in città agevolati anche dal vuoto lasciato dalla cucina tedesca, notoriamente non delle più felici.
Il ristorante più blasonato, due stelle Michelin, confermate già da qualche anno grazie allo chef Christian Lohse, è il Fischers Fritz del lussuoso Hotel Regent, che si trova sulla Charlottenstrasse, la parallela della Friedrichstrasse, la strada delle griffe che scimmiotta in malo modo la 5th Avenue di New York.
In un’atmosfera classico elegante il locale rispetta in pieno tutti i crismi del ristorante di caratura internazionale, dal servizio, molto preciso e accorto, alla ricca carta dei vini, Germania, Austria e Francia in prima linea.
Uscendo dal ristorante, pochi isolati più avanti, c’è la Chocolate House più grande della Germania e forse d’Europa, Fassbender & Rausch.
Due piani, il secondo dedicato al ristorante, dove ci sono in bella mostra sculture di ogni tipo, come il fantastico Titanic esposto in vetrina e una miriade di oggetti di vario genere eseguiti con cioccolato proveniente soprattutto dalle piantagioni del centro America.
Il Zur Letzten Instanz, invece, è uno di quei luoghi da non perdere, trasuda storia da ogni centimetro, a prescindere dalla bontà del cibo. Pare sia stato il ristorante preferito di Napoleone e venendo ai giorni nostri, anche della Merkel.
Assolutamente da provare lo stinco, declinato con contorni sempre diversi.
Una fantastica trattoria, anche nei prezzi.