Finalmente ci siamo.
Non amo le classifiche, ma la sana competizione si, perché aiuta a crescere, a inseguire e a scoprire nuovi orizzonti, senza mai dimenticare chi siamo e dove siamo nati.
E resto ammirato quando qualcuno, su questi capisaldi, sposta l’asticella sempre più su.
Noi, da stasera, ci proveremo.
“Fresco Caracciolo” sarà la prima pizzeria in Italia a sostenere la nascita di un nuovo “Presidio Slow Food”, ci siamo rivolti a un bravissimo chef campano affinché realizzasse con i fantastici prodotti della sua terra il nostro menu delle insalate, tante volte rese banali nelle pizzerie più commerciali, siamo stati attenti a cosa è appena accaduto nel nostro territorio, siglando un accordo con un’azienda vesuviana, Casa Setaro, vincitrice della prima edizione del “Napoli Wine Challenge” per la categoria “Spumanti” all’ultimo “Vitigno Italia”, ma allo stesso tempo accanto ai migliori vini campani abbiamo stretto un altro importante accordo con una delle più importanti maison francesi dello champagne, Louis Roederer, che abbineremo alle nostre “cartoline”, un menu sempre con base pizza, ma con ottanta grammi di impasto, interamente dedicato ai prodotti provenienti dall’alta gastronomia.
In questi giorni di prove abbiamo già individuato la nostra preferita: “foie gras, polvere di cacao e bottoni di ciliegia”.
Ovviamente avremo in menu tutte le pizze classiche della nostra tradizione, realizzate con farine “00” e “1” del Molino Caputo, perché “Fresco Caracciolo” sarà per tutti i gusti e per tutte le tasche.
“Dulcis in fundo”, a fianco ai dolci e ai gelati di una mia vecchia conoscenza, la Pasticceria Mennella di Torre del Greco, ci saranno anche i meravigliosi panettoni di Francesco Guida, perché sfido chiunque a sostenere che le versioni alternative a quello “classico” sono da servire solo a Natale.
Stasera si parte, alle 19,30 con la presentazione alla stampa, e poi con gli amici di “Fresco Caracciolo”.
A proposito, ieri sera una prima visita in anteprima, graditissima.
Quella del pizzaiolo Giuseppe Vesi, che ha la sua pizzeria a trenta metri dalla nostra, una delle migliori campane e altro fantastico luogo di ricerca.
Perché è solo questo il modo che conosciamo per far crescere un territorio.